Repubblica di Genova, DOGI BIENNALI, Terza fase, SCUDO STRETTO (II tipo), 1648, ✠ ET ✠ REGE ✠ EOS ✠ la beata Vergine / ✠ DVX ✠ ET ✠ GVB ✠ REIP ✠ GENV ✠ croce con una stella a sei punte, Zecca di Genova, ARGENTO, MB, (R), (Lunardi 260) / monete d'argento

Repubblica di Genova, 1528-1797, DOGI BIENNALI, Terza fase, 1637-1797, SCUDO STRETTO (II tipo), Emissione: 1648, D/ ✠ ET ✠ REGE ✠ EOS ✠ 1648 ✠ IB ✠ N (sigla di Io. Baptista Nascius) ✠, la beata Vergine ha la testa volta a destra, lo scettro diritto e taglia la legenda in basso, R/ ✠ DVX ✠ ET ✠ GVB ✠ REIP ✠ GENV ✠, croce con una stella a sei punte in ogni quadrante in cerchio perlinato tra due cerchi lineari, Zecca di Genova, Rif. bibl. Lunardi, 260; Metallo: AR, gr. 38,42, (MZ92472), Diam.: mm. 41,22, MB, (R)

Contorno: in rilievo.

Lo scudo di I tipo è battuto solo nell'anno 1638 (alcuni esemplari con data 1637) e tutti quelli battuti dopo il 1638 si uniformano al II tipo. Prende il nome di "stretto" dall'anno 1649 con la comparsa di un valore uguale battuto nella serie dei moduli larghi che si chiamerà appunto "scudo largo". Lo "scudo stretto della Madonna" è la moneta genovese battuta nel maggior numero di date e di varianti: dal 1637 al 1725 si conoscono 66 anni diversi e 220 varianti. Facendo una stima sui pezzi e sulle varianti note dei vari anni nei quali sono stati battuti i multipli e sottomultipli della serie degli scudi stretti e larghi si può concludere che i periodi con minori tirature, e quindi piú rari, sono i pezzi battuti negli anni dal 1638 al 1650 e dal 1700 in poi.

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