Stato Pontificio, GREGORIO XIII, Boncompagni, MEDAGLIA IN BRONZO DORATO, 1575, Apertura della Porta Santa, Opus Giovan Federico Bonzagni, MB, (R), (Modesti CNORP III 710) / medaglie papali rare (medaglie pontificie da collezione)

Apertura della Porta Santa, Emissione: 1575, Opus Giovan Federico Bonzagni, Rif. bibl. Modesti CNORP III, 710; Metallo: AE dorato, gr. 36,31, (MP147345), Diam.: mm. 39,25, MB, (R)

Ex Numismatica Ottolini.
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SKU
147345
Erhaltungszustand:
20/70
Rarität:
50/100
Metalle und patina:
65/100
Prägung:
90/100
Stato Pontificio, GREGORIO XIII, Boncompagni, 1572-1585, MEDAGLIA IN BRONZO DORATO, Apertura della Porta Santa, Emissione: 1575, D/ GREGORIVS • XIII • PONT • MAX • ANNO • IVBILEI, busto del papa con pallio decorato a sinistra; sotto: FED. PARM •, R/ apertura della Porta Santa; in esergo, su tre righe: DOMVS • DEI • ET • / PORTA • COELI • / • 1775 •, Opus Giovan Federico Bonzagni, Rif. bibl. Modesti CNORP III, 710; Metallo: AE dorato, gr. 36,31, (MP147345), Diam.: mm. 39,25, MB, (R)

Contorno: a festoncino.

Medaglia originale coniata, emessa nel 1575, per ricordare l'Anno Santo e l'apertura della Porta Santa del 24-12-1574.

Tracce di appiccagnolo rimosso.

Ex Numismatica Ottolini.

"BONZAGNI (Bongiovanni), Giovan Federico, figlio di Giovan Francesco e di Maria Caterina Marolli, nacque a Parma in data imprecisata, ma comunque posteriore al 1507 (anno di nascita del fratello maggiore Giovan Giacomo). Non si hanno documenti relativi alla sua opera a Parma, dove risiedeva ancora nel 1552, quando ricevette da Roma, dal fratello Giovan Giacomo, del denaro per la madre (Scarabelli-Zunti ms. 102, p. 106; Ronchini, p. 322 nota). Medaglie di papa Paolo III datate 1548-9 e firmate "I. FEDE.PARM." e "?" provano come il B. avesse fin da allora rapporti con la zecca pontificia. Tra queste, ve ne è una eseguita per Paolo III in vista del giubileo del 1550, rimasta inutilizzata per la morte del papa. Nel 1554, comunque, il B. era a Roma, aiuto incisore alla zecca e come tale, è probabile che abbia inciso alcuni dei conî del fratello.

Il primo pagamento documentato a Roma in suo favore è del 15 nov. 1554, per settanta medaglie che il papa fece gettare nelle fondazioni di un portale di Castel S. Angelo (Martinori, n. 10, pp. 44, 57). I documenti disponibili lasciano intendere che il B. era subentrato al fratello nell'ufficio di incisore: il 16 nov. 1554 fu pagato uno stipendio cumulativo a lui e ad A. Cesati (Martinori, n. 10, p. 44). Non sono documentate sue medaglie per il pontificato di Giulio III (1550-1555), né d'altra parte Martinori (n. 10, p. 57) può fornire specificazioni per le settanta medaglie menzionate nel 1554. Nessuna sua opera è documentata durante il breve pontificato di Marcello II, nell'aprile 1555. Sotto il papa Paolo IV, nel periodo 1555-59, il B. fu pagato, il 18 ott. 1555, per l'esecuzione di altre medaglie da porre nelle fondazioni di un nuovo portale di Castel Sant'Angelo (Martinori, n. 10, pp. 62-64); Armand registra inoltre quattro medaglie per il pontificato. Sotto Pio IV, fra il 1559 e il 1565, i documenti segnalano pagamenti nel luglio 1560 e nel 1561, per l'esecuzione di cinquanta monete d'oro, e il 7 giugno 1561, per le medaglie da mettere nelle fondazioni di Porta Pia (Bertolotti, 1875; Martinori, n. 10, p. 83); Armand registra dieci medaglie per questo pontificato. I documenti per l'anno 1561 indicano anche che B. era attivo come incisore insieme con A. Cesati e G. A. de Rossi. Quattordici sono le sue medaglie, firmate o attribuite (Armand) per il pontificato di Pio V (1566-1572). Foville attribuisce al B. una medaglia ovale del papa a rovescio liscio.

Nel 1568 il B. fece venire da Parma a Roma il nipote Lorenzo Fragni, nominato, con G. A. de Rossi, "impressore e stampatore" della zecca il 23 genn. 1572 (Ronchini, p. 325 nota). Il 3 genn. 1570 il B. era stato nominato "bollatore", e divenne pertanto converso nell'Ordine dei cisterciensi (Ronchini, p. 322). Quando Sisto V soppresse i bollatori, rassegnò la carica, ma in una lettera del 1º dic. 1586 al cognato Giovanni Alberto Pini, orefice in Parma, lo pregava di registrare davanti al notaio che lo faceva "metu et per forza et per paura et non altrimente" e che appena avesse potuto avrebbe fatto valere i suoi diritti (Ronchini, pp. 323 s.).

Non vi sono ulteriori riferimenti al B. nei registri della zecca, benché egli abbia firmato cinque medaglie recanti quattro diversi tipi di ritratti per il papa successivo, Gregorio XIII (1572-1585). L'ultima sua medaglia fu eseguita per il giubileo del 1575. Bonanni registra settanta medaglie per questo pontificato; ma si conoscono i nomi di altri undici medaglisti che lavoravano per la corte (Martinori, n. II, pp. 76-86)." da Enciclopedia Treccani.

Tutte le monete, medaglie e banconote vendute dalla Moruzzi Numismatica di Roma sono garantite autentiche senza limite di tempo e accompagnate dal “Cartellino” con QR code e dal “Certificato fotografico di Autenticità e Provenienza”.
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