FILIPPO II, AE 30, 247-249 d.C., ΖΕΥΓΜΑΤΕΩΝ tempio tetrastilo con giardino all'interno del quale è collocata una statua seduta su di un trono e sotto un capricorno, zecca di Zeugma (Siria), BRONZO, mBB, (Sear 4142) / monete romane provinciali

FILIPPO II, 247-249 d.C., AE 30, Emissione: 247-249 d.C., Zecca di Zeugma (Siria), Rif. bibl. Sear, 4142; B.M.C., 20,35; Metallo: AE, gr. 16,66, (MR25957), Diam.: mm. 29,14, mBB
220,00 €
Disponibilita': Non Disponibile
SKU
25957
Conservazione:
45/70
Rarità:
20/100
Metallo e Patina:
95/100
Stile:
90/100
Coniazione:
95/100
Provenienza:
60/100
Impero Romano, Siria, FILIPPO II, 247-249 d.C., AE 30, Emissione: 247-249 d.C., D/ ΑΥΤΟΚ Κ Μ ΙΟΥΛΙ ΦΙΛΙΠΠΟΣ ΣΕΒ, busto laureato a d., con paludamento e corazza visto di spalle, R/ ΖΕΥΓΜΑΤΕΩΝ, tempio tetrastilo con giardino, all'interno del quale è collocata una statua seduta su di un trono, sotto un capricorno, Zecca di Zeugma*, Rif. bibl. Sear, 4142; B.M.C., 20,35; Metallo: AE, gr. 16,66, (MR25957), Diam.: mm. 29,14, mBB

Tutte le monete, medaglie e banconote vendute dalla Moruzzi Numismatica di Roma sono garantite autentiche senza limite di tempo e accompagnate dal “Cartellino” con QR code e dal “Certificato fotografico di Autenticità e Provenienza”.

* Antica città dell'alta Siria, dove esisteva un ponte di barche per attraversare l'Eufrate. In epoca persiana il passaggio (lo zeugma) dell'Eufrate si trovava a Tapsaco (Arrian., Anab., II, 13; Strab., XVI, 1, 21). Seleuco Nicatore stabilì il nuovo passaggio che riuniva due città di nuova fondazione, Seleucia allo Zeugma (Εελεύκεια κατὰ τὸ Ζεῦγμα) e Apamea allo Zeugma. A Seleucia rimase per brevità il solo nome di Zeugma. Gli abitanti di Zeugma attribuivano però al loro ponte più antica origine, riferendolo secondo varie tradizioni ad Alessandro Magno, a Serse, o addirittura a Dioniso in viaggio verso le Indie. Con l'assetto dato alla Siria da Pompeo, Zeugma divenne città romana di confine con i Parti. Con le conquiste di Traiano Zeugma cessò di essere città di confine, ebbe probabilmente un ponte di muratura al posto del ponte di barche, e acquistò maggiore importanza commerciale. Batté moneta con emissioni che vanno da Traiano a Filippo. All'impero appartenne fino alla conquista araba (637). Un suo vescovo fu al concilio di Nicea (325) e le sue fortificazioni ebbero restauri da Giustiniano. Vescovi giacobiti sono ricordati sino al sec. XI. Al tempo delle crociate la città doveva essere distrutta. Le rovine sono state riconosciute presso Balkiz una dozzina di chilometri a monte di Birecik.
Scrivi la tua recensione
Stai recensendo:FILIPPO II, AE 30, 247-249 d.C., ΖΕΥΓΜΑΤΕΩΝ tempio tetrastilo con giardino all'interno del quale è collocata una statua seduta su di un trono e sotto un capricorno, zecca di Zeugma (Siria), BRONZO, mBB, (Sear 4142) / monete romane provinciali